Descrizione Genziana maggiore
È una specie tre le più note e conosciute per i suoi impieghi
erboristici e farmaceutici.
Vive nei pascoli di altitudine nelle Alpi e negli Appennini e si afferma
per la prestanza del suo fusto che supera in taluni esemplari il metro e
mezzo.
Fiorisce in estate; i suoi fiori gialli non molto appariscenti si
raggruppano a mazzetti all'ascella delle foglie che sono opposte tra
loro e molto grandi.
Conosciuta fino dall'antichità, sembra infatti che il suo nome derivi
dal re dell'Illiria Gentius che per primo apprezzò le virtù terapeutiche
della pianta, è a tutt'oggi largamente sfruttata per i principi attivi
contenuti essenzialmente nella radice.
L'industria farmaceutica estrae da essa principi amari che esercitano
un'azione tonica su tutto il sistema digerente.
Per questo motivo, proprio perché la parte utilizzata è la radice, si
sta determinando un notevole regresso della diffusione di questa bella
specie che in talune regioni d'Italia è «protetta» e regolamentata da
precise norme che limitano notevolmente la sua raccolta indiscriminata.
Habitat Genziana maggiore
Preparazioni Polvere: (Digestivo) La radice finemente polverizzata si
somministra nelle dosi di gr. 0,5 in un cucchiaino di acqua mielata,
15-30 minuti prima dei pasti. Tintura: (Aperitivo, stimolante
dell'appetito)
Gr. 20 di radice in 1000 gr. di alcool a 60° si lasciano macerare per 5
giorni agitando di tanto in tanto.
Dopo aver filtrato il liquido si somministrano 30-50 gocce in poca acqua
zuccherata, 15-30 minuti prima dei pasti.
Infuso: (Digestivo, schiarente delle lentiggini del viso)
Far bollire gr. 5 di radice in una tazza d'acqua. Lasciare a riposo per
5 ore.
Il liquido filtrato e zuccherato si somministra nelle dosi di due
bicchierini prima dei pasti come digestivo.
Lo stesso infuso zuccherato si può adoperare per lavare la pelle coperta
da lentiggini che schiariscono notevolmente se il trattamento è ripetuto
per alcuni giorni.
Nota: Quando la pianta non è fiorita può essere confusa con il Veratro,
specie velenosa che vive negli stessi ambienti.
Per distinguere le due piante è bene ricordare che le foglie della
Genziana sono opposte tra loro, a due a due, mentre quelle del Veratro
sono alterne, cioè inserite ognuna su punti diversi del fusto.
Inoltre la foglia della Genziana ha nervature ramificate, quella del
Veratro ha nervature parallele (v. anche Veratro)
Preparazioni Genziana maggiore
Pascoli, zone torbose delle Alpi e degli Appennini, Sardegna; fino a
2500 m.
Fioritura: Luglio-Agosto secondo le altitudini.
Tempo balsamico: Ottobre.
Parti usate: La radice, da essiccare al sole, tagliandola in pezzetti di
qualche centimetro e da conservare in recipienti di vetro ben chiusi.
Proprietà: Aromatiche, aperitive, digestive, antianemiche.
Componenti principali: Sostanze amare (genziopicrina), alcaloidi (genzianina),
zuccheri, enzimi, Vitamina C.
Nomi dialettali Genziana maggiore
Giansana (Piem.),
Genzànica (Lomb.),
Anziana (Ven.),
Anziane (Fri.),
Genziana gialla (Tose.),
Jnzana (Abr.),
Erva biunnina (Sic.).
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