Tutto quello che c’è da sapere sul patentino A2 per i droni
Cos’è il patentino A2
Negli ultimi anni il numero dei droni in Italia ha subito una rapida e costante crescita. C’è chi lo usa per lavoro, come i fotografi professionisti, o chi solo per solo per hobby. A seconda del modello e delle sue caratteristiche non tutti possono pilotarlo e, al pari delle auto o delle moto, esistono dei veri e propri patentini che devono essere conseguiti.
Il patentino A2, chiamato anche certificato di competenza di pilota da remoto è un attentato rilasciato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). È necessario conseguirlo se si vogliono pilotare droni che abbiano un peso fino a 2 chilogrammi anche in zone urbane.
Ottenere il patentino A2 è molto semplice. Ci sono molti corsi, anche online, che forniscono tutto il necessario per la preparazione. Alla fine del corso è necessario sostenere un esame per verificare le conoscenze acquisite. Un esempio è il corso online di https://www.dronext.eu/online-store/PATENTINO-DRONE-A2-MANUALE-ESERCIZIARIO-CON-ACCESSO-A-ESAME-A2-ONLINE-DA-CASA-SCONTATO-DEL-40-p232093869, che fornisce un manuale di teoria, un pratico eserciziario e la possibilità di svolgere l’esame online per conseguire con facilità il patentino per drone A2.
Questo patentino è immediatamente successivo all’A1-A3, che consente di poter volare sopra alle persone con droni appartenenti alle classi C1 e C2 e che abbiano un peso compreso tra i 250 e i 290 grammi. Con il patentino A2 questi limiti si allargano. Vediamo quali droni si possono pilotare con il patentino A2.
Quali droni si possono pilotare col patentino A2
Come già accennato, con il patentino A2 vengono estesi i limiti del patentino A1-A3. Se con quest’ultimo si può volare con droni leggeri sopra le persone (ma comunque non sopra gli assembramenti), con l’A2 si può volare anche con droni più pesanti. In particolare è possibile volare in zone urbane con dispositivi che hanno un peso fino a 2 chilogrammi, sempre consultando le mappe D-Flight per evitare di entrare in zone vietate. Questi apparecchi appartengono alla classe di peso C2, che va da 0,5 a 2 chilogrammi. Questo limite verrà ulteriormente esteso a partire dal 2024, quando si potrà volare anche con droni fino a 4 chilogrammi di peso. A partire dal primo gennaio tutti i droni dovranno anche avere un marchiatura apportata dalla stessa casa costruttrice, in modo da poter identificare la classe di appartenenza in maniera univoca. Nonostante questo, rimane una distanza minima dalle persone di 50 metri da mantenere.
L’altitudine massima raggiungibile è invece di 120 metri.
Altri requisiti da avere per poter volare in sicurezza sono:
- Un’assicurazione con massimali minimi pari a 800.000 per essere tutelati in caso di incidenti.
- Essere iscritti al portale D-Flight in modo da registrare il drone.
- Se la zona di volo lo richiede va installato un ID elettronico.
Cosa cambierà dal 2024
Il cambio nel regolamento era stato annunciato da tempo. Sarebbe dovuto avvenire nel 2023, anche se il tutto è slittato al 2024. Da qual momento in poi i possessori di patentino A2 potranno volare con mezzi più pesanti e ci saranno meno restrizioni. Il cambiamento principale, come già accennato sopra, riguarda il passaggio del limite di peso per volare sopra le persone che passa da 2 a 4 chilogrammi.
Per comprendere il perché di questa decisione è importante capire su quali criteri si basa il regolamento per l’utilizzo dei droni. L’aspetto più importante da considerare è la cosiddetta pericolosità delle operazioni, da calcolare in base all’area di volo e alla vicinanza delle persone. Il peso è suddiviso in alcune categorie, che vanno dalla C0 per i più leggeri, fino alla C6 per i più pesanti. Il compito di certificare il drone in base alle sue caratteristiche dovrebbe aspettare alle aziende produttrici, affinché l’utilizzatore sappia con precisione le regole da rispettare per volare in sicurezza. Ad oggi però, vista la grande confusione nella definizione degli standard, i produttori di questi dispositivi non forniscono ancora certificazioni ufficiali sui modelli prodotti.
Per ovviare al problema EASA ha deciso che dal 2024 in poi tutti i dispositivi senza una certificazione ufficiale saranno appartenenti alla classe C3, ovvero tra i 4 e i 25 chilogrammi di peso. In questo modo, anche chi possiede un drone più leggero deve volare solo a distanza dalle persone, come se appartenesse alla classe C3.