Cos’è il fermo macchina e come si riduce il tempo di ripresa?
Uno dei maggiori incubi per gli imprenditori è il fermo macchina industriale, che danneggia la produzione e mette a rischio le opportunità di guadagno. In questi casi il macchinario che ha riportato danni o che funziona male viene bloccato e affidato alle mani del tecnico per il ripristino. Recuperare la funzionalità e il tempo perso diventa molto costoso per l’azienda, che deve affrontare una riduzione dei quantitativi prodotti e tutte le conseguenze del caso. Per capire se si possono evitare tali situazioni, è essenziali comprendere le cause. Il fermo avviene per errori degli addetti, malfunzionamenti dell’hardware o del software e cause di forza maggiore. Nella maggior parte dei casi, il problema è dovuto al cattivo funzionamento dei programmi informatici e comunque ciò che non dipende dall’uomo rappresenta solamente il 5% delle situazioni di fermo macchina. I costi di queste emergenze dipendono dai singoli casi, tuttavia le statistiche indicano che le aziende mediamente arrivano a perdere 300 mila euro all’anno. Anche se la somma si riferisce a imprese medio-grandi, il downtime è un salasso per qualsiasi impresa, con le dovute proporzioni. Significa, infatti, limitare la realizzazione di articoli, spendere per gli interventi tecnici e il riavvio delle macchine, rinunciare alla vendita. Vanno considerati anche danni all’immagine della ditta, specialmente se si ritardano le consegne. La tempistica di recupero varia a seconda del problema e dal tempo di reazione dell’assistenza.
Il ruolo del computer nei fermi macchina
Il cattivo funzionamento di hardware e software riguarda più della metà delle cause del fermo della produzione industriale delle aziende di ogni dimensione. I dispositivi impiegati per il monitoraggio del processo produttivo e quelli integrati nei vari macchinari, sistemi IoT e digital signage sono essenziali. Qualora la macchina subisca un danno, si blocca la produzione intera, causando una spesa notevole per la ditta. Spesso il problema è dovuto all’inadeguatezza del PC. I modelli non fanless in ambienti sporchi e umidi raccolgono la polvere e le sostanze che circolano nei locali mandando in blocco il macchinario. A far danni sono anche gli sbalzi di temperatura, che portano freddo o caldo eccessivi per i circuiti interni del computer. Questo porta al cattivo funzionamento se non al fermo completo. Inoltre, usare un hardware non adatto rallenta la produttività e si corre il rischio di perdere i dati o i progressi. Generalmente, i tecnici possono richiedere un tempo che va dalle due alle sei settimane per poter rimettere in funzione l’apparato, una tempistica variabile anche per la spedizione, i controlli doganali e altri fattori. Non poter disporre della macchina per un periodo così lungo è un vero danno per il lavoro.
Come evitare i fermi
Gli imprenditori, adottando i giusti accorgimenti, possono evitare il blocco della macchina industriale e i relativi danni. Scegliere il fornitore di computer significa individuare il giusto partner per mettere al sicuro il processo produttivo. Disporre del prodotto adatto anche in termini di prestazione consente di prevenire i guasti e di agire in maniera proattiva per evitare spese, perdite di tempo, contenziosi con i clienti e altre problematiche. I computer industriali sono stati appositamente creati per essere operativi 24 ore al giorno senza necessitare di pause. L’hardware usato è stato testato per lavorare nei vari contesti aziendali. I PC italiani provengono da un laboratorio che cura i dettagli e non produce i dispositivi in serie, proponendo articoli su misura costruiti per rispondere alle specifiche esigenze della clientela. Non si registrano sovradimensionamenti o sottodimensionamenti, ma si possono ottenere le funzionalità utili con le caratteristiche che servono a gestire l’attività. Secondo le statistiche i PC di tale tipologia riparati o sostituiti sono meno dell’1,9% rispetto a quelli creati. Ciò incide sull’esito finale. Va anche tenuto conto che un’azienda di computer serio riesce a effettuare il ripristino in tre giorni, riducendo al massimo il fermo della macchina industriale (approfondisci qui https://www.kimera-computers.com/fermo-macchina-industriale/) per agevolare la continuità del lavoro della ditta, abbassando drasticamente le spese e i costi da affrontare per porre rimedio alla situazione.