Quanti giorni ci vogliono per vedere l’Oman?
L’Oman, stato situato nella parte sud-orientale della Penisola Arabica, ha un’estensione di poco superiore a quella dell’Italia. Va da sé che per fare un viaggio tra le bellezze naturali e architettoniche di questa terra occorrono almeno una decina di giorni (meglio ancora 2 settimane). I visitatori potranno godersi le vacanze tra località litoranee, entroterra e isole del sultanato in sicurezza, soprattutto nei grandi centri abitati.
Oman, i luoghi più interessanti
La ragione principale per cui è necessaria una permanenza di 10-15 giorni è l’ampia varietà dei luoghi da visitare. Ci sono diversi tipi di viaggi oman adatti a tutti i viaggiatori: tour di gruppo o pacchetti per più destinazioni. I prezzi cambiano a seconda dei servizi inclusi.
Tra i posti da visitare, vale la pena citare la capitale Mascate, sede del palazzo reale, del porto principale della nazione e di suggestive moschee come quelle dedicate a Mohammed Al Ameen e al sultano Qabus. Verso l’interno, le strutture edilizie lasciano spazio ad alberi di dattero e dune di sabbia del deserto Sharqiyah (o Wahiba) Sands, abitato da popolazioni berbere.
Meritano un cenno anche altri centri urbani come Sohar, famosa per il mercato ittico, e Bahla, nota per l’arte ceramica. Andando a nord, si può fare una sosta a Barka e, verso gli Emirati, a Nizwa, entrambe ben organizzate a livello turistico. Al confine con gli Emirati si trova Khasab, meta frequentata per lo più dalle popolazioni locali durante il week-end.
Tra Mascate e Sur (a sud-est della nazione) si possono ammirare numerosi wadi, cioè gole scavate sulle rocce dai torrenti. Spostandosi verso ovest, il viaggiatore può fermarsi a Thumrait (dove è possibile visitare il Forte costruito nel XVIII secolo) e Salalah (capitale dal 1932 al 1970). Le due località, non distanti dal deserto di Rub’ al-Khali, appartengono alla regione del Dhofar.
Un giro tra le isole e le coste dell’Oman
Tra i luoghi più interessanti da vedere non mancano le isole. L’arcipelago delle Daymaniyat, per esempio, si trova nel Mar Arabico, nella parte nord-orientale del Paese. Si tratta di una delle tappe preferite dagli amanti della flora e della fauna marina per la sua straordinaria biodiversità. Coralli, tartarughe marine e pesci tropicali sono solo alcuni degli esemplari più suggestivi.
Includere questa tappa in un viaggio in Oman è caldamente consigliato non solo alle famiglie con bambini al seguito, ma anche agli appassionati di immersioni subacquee. Proprio qui è possibile fare delle attività guidate per andare alla scoperta di barriere coralline, resti di antiche imbarcazioni e grotte.
Chi desidera praticare kiteboarding o surf, invece, può recarsi nell’isola di Masirah, sempre nel Mar Arabico. Non essendo facile da raggiungere (i traghetti partono soltanto da Shannah), non rientra tra le classiche località turistiche, ma merita una giornata di visita per le spiagge incontaminate e la presenza di numerosi villaggi di pescatori.
Gli estimatori dei viaggi in barca hanno l’opportunità di prenotare una delle tante “crociere al tramonto” con partenza da Mascate. A bordo del dhow, tipica imbarcazione omanita in legno, i turisti possono godere della bellezza della costa per un paio d’ore, sorseggiando una bibita o un tè in relax.
Vacanze in Oman, consigli per un viaggio da ricordare
Per entrare nel Paese è d’obbligo il passaporto, ma non il visto se la permanenza dura al massimo 30 giorni. Il modo migliore per esplorare il territorio omanita è noleggiare un’auto 4×4, soprattutto in previsione di percorrere lunghi tratti sterrati nel deserto. Le strade sono in buone condizioni e il carburante costa appena 0.50-0.60 €/l, da pagare preferibilmente in rial.
Il periodo migliore per organizzare un tour va da ottobre ad aprile. Le temperature, infatti, sono più miti e permettono di godersi il viaggio anche nelle aree desertiche. In queste ultime, infine, è raccomandato utilizzare una crema solare a schermo totale e portare con sé scorte di acqua e benzina.