Studio di progettazione grafica vs freelance, pro e contro

Un singolo individuo contro un team di esperti progettisti grafici
Quando parliamo di visual design bisogna tenere bene a mente che quello di cui parliamo sarà il mezzo con il quale la nostra azienda imparerà a comunicare con i nostri clienti, il nostro pubblico o i nostri partner.
Nel mondo del branding il visual design al giorno d’oggi compie indiscutibilmente il 75% del lavoro, essendo proprio questo a far muovere i fili e le corde vocali della nostra azienda.
Molto spesso ci viene chiesto, se un freelance possa essere in grado di realizzare per noi tutto il necessario per dar voce al nostro business?
Molto spesso la risposta è sì, ma ancor più spesso la risposta è assolutamente no.
Freelance improvvisati, personaggi incompetenti, masse di giovani adolescenti che dopo aver pagato un abbonamento di €10 per l’utilizzo dell’Adobe Creative Cloud si definiscono graphic design ma è ben chiaro che non lo sono affatto.
Al costo di €10 o per un panino o per un hot dog realizzeranno per noi un dozzinalissimo logo aziendale con perdita di proporzione, possibilmente scopiazzato a destra e a manca e con l’ausilio tecnico di colori del tutto sbagliati, che non tengono conto né della nostra filosofia aziendale e ne tantomeno della psicologia dei colori in sé utilizzando la palette cromatica come se fosse un bignami di spazzatura poco coerente, ma questo non vale per tutti, esistono anche dei freelance personali, che hanno ben studiato (e per anni), preparati, che hanno fatto esperienza sul campo e presso grandi aziende, ma restano pur sempre singoli individui che nulla hanno a che fare con un vero studio di progettazione grafica.
Per avere maggiori informazioni e per poter parlare in maniera coerente di questo importante settore relativo alla comunicazione, abbiamo deciso di rivolgerci ad uno studio di progettazione grafica a Palermo, il quale ci ha fornito tutti i punti chiave per poter fare mente locale in modo da poter dire la nostra senza poter sbagliare di una virgola.
Cos’è, innanzitutto, uno studio di progettazione grafica?
Nel 90% dei casi uno studio di progettazione grafica, come chiarisce il nostro intervistato, è inglobato all’interno di una complessa macchina creativa chiamata agenzia di comunicazione, dove all’interno non solo risiedono uno, due, tre, spesso anche quattro graphic designer esperti in comunicazione visiva, ma gli stessi sono accompagnati da uno o più UI/UX designer e seguiti e gestiti da Art Director, meglio noto come direttore artistico, ancor più spesso sono inseriti all’interno di un contesto di sviluppo a 360 gradi, accompagnati quindi per cui anche da programmatori, esperti in marketing, sviluppatori e SEO & SEM Specialist, tutti coordinati a sua volta da un project manager che affida loro dei progetti che portano a compimento con successo, per far ciò c’è uno studio dietro non indifferente che va a sottolineare l’importanza di un’agenzia di comunicazione, la quale scrupolosamente con l’ausilio di tutti questi protagonisti va ad analizzare in modo corretto e sensato l’efficacia del loro operato, in quanto vengono poste in essere tutte le strategia di mercato per rendere la comunicazione di un’azienda corretta (dal punto di vista tecnico), efficace (dal punto di vista comunicativo), accattivante (dal punto di vista commerciale) e fruttuosa (dal punto di vista economico).
Un freelance, per cui un singolo individuo, può fare tutto ciò?
Con questo articolo non è nostra intenzione sminuire il singolo freelance ma è nostra intenzione mettere sul piatto del lettore tutti i dati per poter giudicare.
Il freelance ha il grosso pro di riuscire sicuramente a mantenere i prezzi più bassi, l’agenzia di comunicazione a discapito dei prezzi più bassi ha dalla sua il massimo degli standard qualitativi.